💪 Riconosciuto il diritto all’assegno sociale a una madre albanese, con figlia italiana, che le era stato negato: aveva solo un permesso di soggiorno per motivi familiari rinnovabile ogni due anni.
Il Tribunale del Lavoro di Vasto ha condannato l’INPS a pagare l’assegno sociale con tutti gli arretrati, accogliendo il ricorso presentato dall’INCA CGIL di Vasto.
È una sentenza che smaschera interpretazioni restrittive e discriminatorie della legge perché sancisce che:
- il permesso di soggiorno biennale per motivi familiari è sufficiente per accedere all’assegno sociale al familiare di cittadino italiano
- è illegittimo richiedere documenti dai Paesi d’origine per dimostrare la continuità della residenza, bastano il certificato storico e il passaporto.
Giuseppe Visco, INCA CGIL Chieti: "Questa sentenza è una vittoria per la dignità e i diritti di migliaia di persone che contribuiscono al nostro sistema sociale. È inaccettabile che chi ha costruito una vita qui sia penalizzato da ostacoli burocratici"
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