DOMANDA:

Buonasera, vi scrivo per avere alcune delucidazioni. Sono un'infermiera; mi sono ammalata di covid e mi é stato aperto l'infortunio. Non mi è stato fatto ancora nessun tampone per verificare la mia negatività in quanto persiste marcata spossatezza al termine dei quasi 21 giorni dal primo tampone. In questo caso devo proseguire con l'infortunio o chiudere la pratica e aprire malattia? Grazie

 RISPOSTA:

Nell’analisi di questo caso, va premesso che la predisposizione della certificazione medica (certificato di malattia e di infortunio) e la sua idoneità sono di competenza del personale medico, in primo luogo del medico di famiglia.

Detto questo, si può affermare che, in linea generale, una volta individuato un evento come infortunio, tutte le assenze dal lavoro che ne derivano andrebbero qualificate come continuazione dell’evento. Pertanto il “passaggio” ad un certificato di malattia comune (certificato INPS) non troverebbe alcuna giustificazione, poiché per legge la copertura assicurativa Inail si estende “fino alla completa guarigione del lavoratore”.

Per eventuali chiarimenti, scrivi a: tutela.covid@inca.it

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