L’INCA svolge la propria funzione di assistenza, tutela e rappresentanza anche all’estero, nei confronti di cittadini italiani e dei loro discendenti, nonché verso cittadini stranieri che abbiano regolarmente lavorato in Italia e siano poi tornati nei propri paesi di origine o abbiano scelto di trasferirsi in un altro Paese ancora. Negli ultimi anni, rispetto a pratiche locali di welfare e cittadinanza, nei vari paesi stranieri l’INCA assiste anche cittadini migranti provenienti da altri paesi.

Negli anni ’50, davanti alle enormi migrazioni di lavoratori italiani verso l’estero, il nostro Patronato decide di individuare il modo per riuscire, anche all’estero, a “tutelare i lavoratori italiani vittime di discriminazioni” ed aiutarli ad integrarsi pienamente nei Paesi in cui erano emigrati. Per questo, promuove la nascita di associazioni di carattere sociale rispondenti al diritto locale, autonome e convenzionate con l’INCA CGIL nell’espletamento dei servizi di patronato. Col tempo, la nostra esperienza si è messa a disposizione non soltanto dei cittadini italiani, ma di chiunque migrasse da un paese all’altro.

 L’INCA è presente in oltre 25 paesi su quattro continenti. Assiste ogni anno circa 200.000 persone fuori dall’Italia. Nella sua attività fuori dall’Italia l’INCA fa ottenere annualmente oltre 20.000 pensioni, inoltra le dichiarazioni reddituali di oltre 50.000 pensionati e fa ottenere decine di migliaia di prestazioni locali (benefit, disoccupazioni, sostegno al reddito e all’affitto...) Tra uffici, corrispondenze e permanenze ha oltre 300 insediamenti, 160 operatori e oltre 1000 tra soci, corrispondenti e volontari.

Anche all’estero, l’INCA non è un “patronato per soli pensionati”: oltre la metà dei nostri assistiti è un lavoratore attivo; non è nemmeno un patronato per soli italiani: all’estero, un nostro assistito su quattro non è nato in Italia. Per garantire il miglior servizio possibile su ogni tema, ovunque coopera con i consolati, con gli enti e le istituzioni locali, con i sindacati e con il mondo dell’associazionismo. In particolare nei paesi di immigrazione verso l’Italia, l’INCA assiste anche lavoratori stranieri che sono rientrati nel proprio Paese.

Tutto ciò fa dell’INCA una capillare rete di assistenza e tutela gratuite per qualsiasi cittadino decida di muoversi tra due o più paesi alla ricerca di migliori condizioni di lavoro e di vita. E’ proprio il lavoro “in rete” tra le varie realtà che permette all’INCA di fornire assistenza puntuale e qualificata a tutti i singoli casi specifici che la nuova “mobilità circolare” ci mette davanti.

 

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