Sia per i lavoratori dipendenti sia per i fragili, l’Inps rimette in lavorazione le richieste per malattia per quanti si trovino in quarantena a causa del Covid-19 o in permanenza domiciliare con sorveglianza attiva.
A comunicarlo l’Istituto previdenziale pubblico, con il messaggio n. 4027 del 18 novembre, prendendo atto della proroga per tutto il 2021, con effetto anche retroattivo, approvata con il decreto fiscale, entrato in vigore il 22 ottobre scorso (D.L. 146 del 21/10/2021),
Entrambe le tutele economiche, sia per i lavoratori in quarantena sia per quelli “fragili, fortemente sollecitate dalla Cgil e dall’Inca, saranno gestite dalle strutture territoriali Inps di competenza e lavorate nel rispetto dell’ordine cronologico degli eventi.
L’Inps ricorda che la nuova formulazione del comma 5 dell’articolo 26 prevede che gli oneri connessi al riconoscimento dell’indennizzo per malattia a carico dell’Inps, sono finanziati dallo Stato nel limite massimo di spesa di 663,1 milioni di euro per l'anno 2020 e di 976,7 milioni di euro per l'anno 2021.
Il messaggio dell’Inps non contiene, invece, indicazioni sulla gestione del rimborso forfettario di 600 euro dell’onere annuale della malattia-quarantena rimasto a carico del datore di lavoro che non versa il contributo di malattia all’Inps, rimborso previsto sempre dal D.L. 146/2021. Pertanto, in assenza di tali istruzioni, il rimborso continua a non essere operativo.