La Cgil denuncia "l'immobilismo dell'Inps rispetto alla mancata esigibilità per i lavoratori in part time ciclico verticale del diritto a vedersi riconosciuto il bonus di 550 euro previsto dal decreto 144/2022". Lo afferma il coordinatore nazionale Mercato del lavoro della Cgil, Corrado Ezio Barachetti.
"Il respingimento di 49.600 domande presentate a fronte delle 64.800 prodotte è un dato - sottolinea - che rende evidente come qualcosa nel sistema di valutazione dei requisiti non ha funzionato. Non ci interessa conoscere le ragioni tecniche, occorre fornire subito risposte chiare e soddisfacenti a questi lavoratori che, per i servizi prestati nell'anno 2021, devono vedersi riconosciute con urgenza le loro spettanze".
"A tutti gli interessati - aggiunge Barachetti - verrà data l'opportunità di una domanda di riesame, ma dovranno essere loro stessi a produrre l'onere della prova circa il diritto spettante; cosa che, a nostro giudizio, già è stato fatto con la presentazione della prima domanda".
"Tra le 49.600 richieste respinte - continua Barachetti -, siamo sicuri che vi si potranno trovare dei non aventi diritto, ma ciò non può valere per il 76,6% di queste. Ove necessario interpelleremo anche il ministero del Lavoro affinché intervenga, attraverso l'Inps, per dare certezza all'applicazione delle norme e soddisfare nella maniera più ampia possibile la platea dei lavoratori che strutturalmente sono impegnati in rapporti di lavoro che prevedono periodi di sospensione dell'attività lavorativa", conclude Barachetti.