Il Tribunale di Bologna, con la decisione del 7 marzo 2024, si è pronunciato, con un decreto d’urgenza, sul diritto alla conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale in permesso per motivi di lavoro. La giudice, dott.ssa Romano, ha riconosciuto, in via cautelare, il diritto del titolare del permesso di soggiorno ex art. 32 D.lgs. n. 25/2008, ottenuto in vigore del Dl. n.130/2020 (Decreto Lamorgese), a convertire, anche dopo il Decreto Piantedosi, il titolo di soggiorno in permesso per motivi di lavoro. Questa importante pronuncia è stata promossa da un ricorso istruito dai legali Andrea Ronchi e Giulia Crescini, su proposta della Camera del Lavoro metropolitana di Bologna.
“Con questa decisione – spiega la Cgil in una nota -, il Tribunale ha smentito l’interpretazione della legge fornita dalle diverse Circolari Ministeriali intervenute nel tempo per sostenere la non convertibilità del permesso per protezione speciale ex art. 32 D.lgs. n. 25/2008 in permesso di soggiorno per lavoro”.
Il Giudice ha, altresì, riconosciuto la sussistenza di un pericolo imminente e concreto in caso di mancata sospensione del provvedimento di irricevibilità della richiesta di conversione poiché il titolare di protezione speciale rimarrebbe privo di un permesso che gli consenta di lavorare, oltre che di accedere ai servizi sociali e assistenziali, con il rischio di subire un rimpatrio nel paese di origine. Da qui, l’ordinanza rivolta alla Questura di rilasciare per tutta la durata del procedimento giudiziario un titolo provvisorio di soggiorno.