Indagine demoscopica promossa da Inca e realizzata da Osservatorio Futura con Fondazione Di Vittorio

Gli italiani si fiderebbero dell’Intelligenza Artificiale per tutelare i propri diritti e vedersi garantite prestazioni come indennità, pensioni o sussidi? A partire da questa domanda, Inca Cgil ha promosso un’indagine demoscopica realizzata da Osservatorio Futura con la Fondazione Di Vittorio, che ha coinvolto un campione di 6.000 intervistati.

Lo studio è la naturale prosecuzione della ricerca promossa dal patronato a fine 2024 su PA e digitalizzazione. In quel caso, il quadro emerso era sconfortante: la quasi totalità (92%) degli intervistati aveva dichiarato di “non essere in grado di svolgere pratiche digitali con la pubblica amministrazione”.

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Metodo e obiettivi

La nuova indagine ha coinvolto un campione di 6.000 persone maggiorenni, sufficientemente rappresentativo della popolazione residente in Italia, estratto in maniera casuale da un panel costituito da oltre 150.000 individui.  Le interviste sono state realizzate dal 9 al 23 gennaio 2025 con la metodologia CAWI, un sistema che prevede questionari online: questo significa che il campione analizzato aveva un grado di alfabetizzazione informatica quantomeno sufficiente ad affrontare una procedura online.

IA: tutti ne parlano, pochi la conoscono

L’Intelligenza Artificiale è prepotentemente entrata nel dibattito pubblico. Attorno a noi si sono moltiplicati i dispositivi che utilizzano sistemi di intelligenza artificiale, intesa come abilità di una macchina di simulare l’intelligenza umana, deducendo dagli input che riceve una serie di dati che poi generano svariati output. In questo modo, le macchine possono fare previsioni, suggerire raccomandazioni, illustrare contenuti o persino prendere delle decisioni.

Con l’Internet delle Cose, iniziamo a essere circondati da dispositivi che sfruttano – a diversi livelli – l’Intelligenza Artificiale: non solo i nostri pc e smartphone, ma anche elettrodomestici come l’aspirapolvere o il frigorifero.

Ma gli italiani sanno di cosa si parla quando si discute di Intelligenza Artificiale? Il 69% del campione risponde con un secco “sì”. Se andiamo ad analizzare le risposte per età, è interessante notare che sul totale delle risposte positive, quelle che provengono dagli ultracinquantacinquenni, che costituiscono il 47% del campione, rappresentano solo il 36%. Del restante 31% che risponde no, il 72% è costituito proprio dagli over 55.

Tab. n. 1: Da qualche anno l’Intelligenza Artificiale ha conosciuto degli sviluppi importanti nelle tecnologie che si incontrano nella vita quotidiana: tu sai di cosa si parla quando si discute di Intelligenza Artificiale?

Dati in percentuale

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Nonostante la stragrande maggioranza del campione affermi di conoscere l’Intelligenza Artificiale, il quadro risulta più frammentato quando si fanno domande più specifiche. Alla richiesta di indicare 3 app che utilizzano l’IA, l’84% degli intervistati risponde ChatGPT, il chatbot basato su questa tecnologia e diventato ormai sinonimo di intelligenza artificiale: tuttavia solo l’1% lo cita come app che utilizza di più. Al secondo posto risultano i Social Network e, a ridosso, la messaggistica istantanea e i motori di ricerca, due strumenti che non sono di fatto i principali campi di applicazione della tecnologia. Bassissima la percentuale che indica le previsioni metereologiche (2%), il fotoritocco (3%) e gli acquisti online (4%), dove invece la presenza di algoritmi predittivi è sempre più pervasiva.

Tab. n. 2 (domanda 3): Quali app, secondo te, utilizzano l’Intelligenza Artificiale (massimo 3 risposte possibili)

Dati in percentuale

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IA, dove la vorrebbero gli italiani?

Insomma, gli italiani sanno cos’è l’intelligenza artificiale, la utilizzano (o pensano di utilizzarla) in alcune app e in altre meno, ma dove vorrebbero che venisse applicata di più? La percentuale più alta, il 39%, menziona le automobili, una risposta che potrebbe essere influenzata dagli stessi fattori che hanno spinto molti a citare l’app mobile di ChatGPT: la forte presenza nel dibattito pubblico di una applicazione in particolare, le auto a guida autonoma, basate sull’Intelligenza Artificiale. Seguono, con il 22%, le tecnologie della casa, e infine – a poca distanza, le pratiche con la Pubblica Amministrazione e le comunicazioni personali.

Tab. n. 3: Dove pensi si debba applicare maggiormente l’Intelligenza Artificiale?

Dati in percentuale

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IA e Pubblica Amministrazione

Andando ad analizzare le basi che portano il 21% del campione (poco più della metà sono over 55) a indicare le pratiche della Pubblica Amministrazione come campo di applicazione dell’IA, è stato chiesto agli intervistati quali sono i problemi maggiori che riscontrano nelle relazioni con la PA. Su un massimo di due risposte possibili, il 58% ha indicato il tempo di attesa per accedere, il 46% gli orari di apertura al pubblico (un problema sentito soprattutto dalla fascia di chi è nel pieno dell’attività lavorativa, le persone tra i 35 e i 55 anni). Aspetti pratici che potrebbero far propendere per accessi e risposte più rapide attraverso la digitalizzazione e l’uso dell’intelligenza artificiale.

Tab. n. 4: Quali sono, nella tua esperienza, i problemi maggiori per le relazioni con le amministrazioni pubbliche? (massimo due risposte possibili)

Dati in percentuale

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Questa voglia di digitalizzazione e di IA, anche nella Pubblica Amministrazione, è controbilanciata dalla consapevolezza della necessità di un intervento umano. Quasi 3 persone su 4, il 73% del campione, risponde con un netto “sì” alla domanda “sarebbe utile che nello svolgimento delle pratiche online o digitali ci fosse l’opportunità di poter essere sempre supportato da una persona reale?”

Tab. n. 5: Sarebbe utile che nello svolgimento delle pratiche online o digitali ci fosse l’opportunità di poter essere sempre supportato da una persona reale?

Dati in percentuale

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Una percentuale, quella del 73% di persone che chiedono di essere supportate da una persona reale, che quasi coincide con il 71% di intervistati che crede che i patronati possano essere d’aiuto nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, sul territorio e online.

Tab. n. 6: I patronati sono presenti capillarmente sul territorio e online e supportano in presenza i cittadini nello svolgimento delle pratiche e nel dialogo con la PA: credi possano esserti d’aiuto?

Dati in percentuale

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