Approvata in via definitiva la ratifica dell’accordo tra Italia e Albania in materia di sicurezza sociale. Il via libera è arrivato dal Senato il 5 marzo 2025, dopo una lunga battaglia che ha visto protagonisti in prima linea sia l’INCA che la CGIL.

In cosa consiste

L'accordo garantisce ai lavoratori italiani e albanesi una prospettiva previdenziale più solida: migliaia di persone potranno cumulare i contributi versati nei due Paesi e accedere alle prestazioni previdenziali.

Questi i punti più rilevanti dell’accordo:

  • Totalizzazione dei contributi: i periodi di assicurazione maturati in Italia e Albania verranno riconosciuti congiuntamente, permettendo il raggiungimento dei requisiti necessari per l'accesso alle prestazioni previdenziali
  • Parità di trattamento: i cittadini italiani e albanesi avranno gli stessi diritti e obblighi previdenziali nei due Stati
  • Esportabilità delle prestazioni: le pensioni e altri benefici potranno essere erogati anche se i lavoratori risiedono in un Paese diverso
  • Protezione per malattia, maternità e disoccupazione: una sicurezza sociale completa per i lavoratori di entrambi i Paesi

Nel dettaglio, il contenuto dell’accordo trova applicazione riguardo a diversi ambiti:

  • assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, vecchiaia e familiari superstiti dei lavoratori dipendenti
  • gestioni speciali dei lavoratori autonomi
  • gestione separata dell’assicurazione generale obbligatoria
  • assicurazione per l’indennità di malattia
  • assicurazione contro la disoccupazione e regimi speciali di assicurazione per determinate categorie di lavoratori

Chi riguarda

L'accordo rappresenta un traguardo importante, in quanto mira a coordinare le legislazioni di sicurezza sociale dei due Paesi per migliorare la condizione dei lavoratori e dei componenti delle loro famiglie che si spostano in entrambi i Paesi.

Si tratta di tanti casi che si traducono in numeri significativi, considerato che Italia e Albania sono legate da moltissimo tempo da flussi migratori, in costante aumento.  In Italia è presente una comunità di circa 400 mila albanesi, mentre diverse migliaia di italiani si sono trasferiti in Albania. Gli italiani iscritti all’Aire nel 2022 risultano 2.200, ma si stimano oltre 20.000 le presenze a vario titolo degli italiani sul suolo albanese.  Il Parlamento italiano ha stimato un bacino di prestazioni potenziali di richieste di supporto di circa 200.000 persone tra Italia e Albania. 

Cosa succede adesso

La copertura finanziaria dell’accordo è predisposta dall’articolo 3, che valuta gli oneri complessivi del provvedimento in 12 milioni di euro per il 2025 fino all’anno 2032, disponendo la relativa copertura annuale.

Per completare l’accordo manca solo l’imminente pubblicazione delle circolari applicative dell’INPS.

La sede INCA Albania di Tirana è pronta per offrire questa tutela e garantire i diritti previdenziali che tantissimi cittadini italiani e albanesi possono far valere fin da subito.