Ha rischiato di morire, intrappolato in un autobus in fiamme durante il turno di lavoro. L’uomo, un autista di un bus navetta tra Milano e l’aeroporto di Malpensa, è riuscito a uscire fisicamente illeso grazie all’intervento di alcuni colleghi. Tuttavia, l’incidente ha avuto pesanti conseguenze sul piano psicologico. A quel lavoratore, iscritto alla Filt Cgil del capoluogo lombardo, ora l’Inail ha riconosciuto il disturbo post traumatico da stress (PTSD) come infortunio sul lavoro. Un risultato importante ottenuto grazie alla tempestiva segnalazione della Filt e alla professionalità delle operatrici e degli operatori dell’Inca Cgil di Milano.
L’incidente
Era il 29 agosto 2024. A fine servizio, mentre l’autista stava riportando il mezzo in deposito, dopo aver scaricato i passeggeri all’aeroporto, il motore ha preso fuoco. Le fiamme si sono rapidamente propagate e l’uomo ha rischiato di rimanere intrappolato all’interno del veicolo. Solo grazie all’intervento di alcuni altri autisti, che si sono fermati per prestare soccorso, è riuscito a mettersi in salvo.
L’autista, uscito illeso dall’incidente, era rientrato a casa senza grossi problemi, ma nei giorni successivi ha iniziato ad avvertire un forte senso di ansia e inquietudine, sfociato in attacchi di panico e sintomatologia patologica, al punto di dovere richiedere l’aiuto dei sanitari.
Il supporto dell’Inca Cgil
L’uomo, che inizialmente aveva preso un periodo di malattia, si è poi rivolto alla sede di Milano dell’Inca Cgil, che ha preso in carico il suo caso inviando l’istanza, con tutta la certificazione, all’Inail e segnalando l’episodio come infortunio sul lavoro, con richiesta di riconoscimento e conversione del periodo da malattia in infortunio.
A fine marzo 2025, l’Inail ha accolto l’istanza, riconoscendo l’evento come infortunio sul lavoro e convertendo l’intero periodo di assenza. La valutazione per la quantificazione sanitaria ed economica del danno biologico sarà effettuata entro sei mesi.
Un precedente importante
Il disturbo post traumatico è spesso associato a contesti di guerra, disastri naturali o esperienze estreme, ed è raramente riconosciuto in ambito lavorativo. Questo caso rappresenta quindi un precedente importante, in cui l’Inail ha riconosciuto la patologia senza che fosse necessario alcun ricorso. Si tratta di un segnale significativo, che apre nuove prospettive nella tutela della salute mentale dei lavoratori.
Cosa può fare Inca per te
L’Inca Cgil, a Milano come in tutta Italia, è costantemente impegnata nella tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, anche in ambiti complessi come il danno psicologico da lavoro. Per chi si trova in situazioni simili, è fondamentale sapere che esistono strumenti e persone pronte ad offrire sostegno. Contatta la sede Inca Cgil più vicina per ricevere informazioni e assistenza.