Continuano le iniziative territoriali dedicate agli 80 anni di Inca Cgil. Momenti di riflessione sulla storia del Patronato che diventano spunti per lanciare nuovi progetti e fare il punto sui temi che emergono dal territorio e dall’esperienza delle sindacaliste e dei sindacalisti della tutela individuare. È il caso dell’iniziativa promossa il 15 aprile a Vibo Valentia da Inca Cgil Calabria, insieme alla Camera del Lavoro Area Vasta Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

Inca Calabria 80 bis

Una mattinata dedicata alle malattie professionali e al danno biologico, in una sala gremita di medici, legali, amministratori locali e tanti studenti. Ad aprire i lavori Giuseppe Guido, coordinatore Inca Cgil Calabria, Nadia Fortuna, segretaria della Cgil Area Vasta e Fabrizio Rombolà, direttore dell’Inca Cgil Vibo Valentia. Sul palco, si sono avvicendati medici, avvocati e rappresentanti del sindacato e del mondo della scuola: Antonino Contartese, medico e coordinatore nazionale danni da lavoro di Inca Cgil, Annunziata Bartolotta, dermatologa, Enzo Scalese, segretario generale Cgil Area Vasta, Elisa Arena, avvocata convenzionata Cgil Area Vasta, Raffaele Suppa, dirigente scolastico e Celeste Logiacco, segretaria della Cgil Calabria. Le conclusioni sono state affidate a Sara Palazzoli, del collegio di presidenza di Inca Cgil.

Nel corso del dibattito, sono state illustrate le diverse cause di infortunio e le tipologie di malattie professionali. Particolare attenzione è stata rivolta alle patologie – spesso tumorali – collegate all’esposizione ai raggi solari, che colpiscono diverse tipologie di lavoratrici e lavoratori, come ad esempio chi opera nell’agricoltura e nel turismo balneare, due settori rilevanti nel contesto calabrese. Un approfondimento che è strettamente collegato all’attività di Inca nel territorio.

inca calabria tris

“L’evento che abbiamo organizzato – ha spiegato Giuseppe Guido, coordinatore Inca Cgil Calabria – è stata anche l’occasione per lanciare il progetto ‘Più informati, più sicuri, più tutelati’, che porterà la Cgil nei luoghi di lavoro e nelle scuole per informare, somministrare questionari, spiegare le normative, costruire una cultura del lavoro e fare prevenzione. Questo per noi è il miglior modo per onorare questo importante anniversario: essere vicini alle persone, sul territorio, oggi come 80 anni fa”.

“Chi subisce danni sul lavoro, chi si infortuna, chi si ammala a causa della propria attività deve essere tutelato – ha dichiarato in chiusura Sara Palazzoli, del collegio di presidenza di Inca – Sono diritti garantiti dalla nostra Costituzione e come Patronato, in tutte le nostre sedi, siamo al fianco delle cittadine e dei cittadini affinché siano loro riconosciuti. Lo facciamo affiancandoli nelle pratiche e attraverso un prezioso lavoro di formazione e informazione, in un Paese in cui troppo spesso la sicurezza è considerata un costo.”

Salute e sicurezza sono anche al centro dei referendum, promossi dalla Cgil, che si terranno l’8 e il 9 giugno. Uno dei quesiti chiede infatti la modifica delle leggi attuali, che impediscono in caso di infortunio negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. La vittoria del sì porterebbe all’abrogazione delle norme in essere e a estendere la responsabilità dell’imprenditore committente. Una garanzia di maggiore sicurezza in un Paese dove arrivano fino a 500 mila le denunce di infortunio e dove ogni giorno 3 persone muoiono sul lavoro.