Hai figlie o figli che frequentano o stanno per iniziare l’asilo nido? Hai fatto domanda per il bonus nido nel 2025, ma era stata respinta perché la struttura non era inclusa? Ci sono delle novità da sapere. L’INPS ha appena pubblicato una circolare che amplia le tipologie di strutture per cui è possibile chiedere il contributo, allunga la validità delle domande e prevede un riesame delle domande rigettate. Ecco quello che c’è da sapere.
Quali sono le strutture valide per la richiesta del bonus nido?
Oltre ai tradizionali asili nido pubblici e privati, il contributo è ora esteso a:
- nidi e micronidi per bambini dai 3 ai 36 mesi di età
- sezioni primavera per bambini dai 24 ai 36 mesi
- servizi integrativi come spazi gioco per bambini
- servizi educativi domiciliari
- centri per bambini e famiglie
Queste strutture devono comunque sempre abilitate secondo la normativa regionale per l'erogazione di servizi educativi per l'infanzia.
Quali sono le strutture escluse dal bonus nido?
Sono escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi diversi da quelli educativi o per la frequenza di strutture che erogano servizi diversi da quelli indicati dall’articolo 6-bis, decreto-legge 95/2025.
Tra questi:
- servizi ricreativi
- servizi pre-scuola e post-scuola
- centri che accolgono bambine e bambini dai primi mesi di vita insieme a un adulto accompagnatore
Come cambia la domanda
Dal 1° gennaio 2026, le domande per il contributo nido diventano pluriennali: una volta presentata la richiesta, resterà valida fino al compimento dei tre anni del bambino. Ogni anno i genitori dovranno confermare il servizio, indicare le mensilità per le quali si chiede il contributo (massimo 11) e allegare la ricevuta del pagamento della retta.
Per i nidi pubblici che prevedono il pagamento posticipato, sarà sufficiente presentare la documentazione di iscrizione o di inserimento in graduatoria.
E se la domanda era stata respinta nel 2025?
L’INPS ha annunciato che sta riesaminando le richieste rigettate per strutture che adesso rientrano tra quelle ammesse. Questo significa che molte famiglie potrebbero vedersi riconosciuto il contributo.
Serve aiuto?
Al Patronato Inca ti aiutiamo a
- verificare dei requisiti
- compilare la domanda e per ulteriori informazioni
Per una consulenza gratuita, puoi contattare la sede a te più vicina.