INCA Torino Zerbi

Le celebrazioni degli 80 anni di INCA CGIL continuano sul territorio, portando con sé momenti di riflessione, riconoscimento e futuro condiviso. A Torino, il 21 novembre, la sede della CGIL Piemonte ha ospitato “Conoscere la storia per progettare il futuro”, una giornata speciale dedicata a chi, ogni giorno, svolge un lavoro fondamentale: le operatrici e gli operatori del patronato. Professionisti e professioniste che, con competenza, umanità e spirito di servizio, rendono INCA CGIL un punto di riferimento credibile e vicino alle persone.

Uno spettacolo per ricordare che i muri si possono abbattere

La giornata si è aperta con lo spettacolo teatrale del Progetto Zoran, con la regia di Silvia Mercurati, che ha accompagnato il pubblico in un viaggio simbolico ispirato all’abbattimento del Muro di Berlino. Un passaggio storico che ha segnato la fine di una divisione e l’inizio di nuove possibilità, evocando ideali di libertà, diritti e apertura.

Un’immagine potente, che parla anche al presente. Lo ricorda Anna Zerbi, coordinatrice Piemonte di INCA CGIL, che ha sottolineato come il lavoro quotidiano del patronato sia una continua opera di liberazione e accesso ai diritti: “Ogni giorno, ci troviamo ad abbattere muri: muri di burocrazia, di incomprensione, di solitudine, di diritti nascosti o impraticabili. Contribuiamo passo dopo passo, pratica dopo pratica, ascolto dopo ascolto, a liberare percorsi e rendere accessibili tutele e opportunità che spesso sembrano irraggiungibili. Il lavoro di tutela non è solo tecnico o amministrativo, ma è un impegno che restituisce dignità, apre possibilità e costruisce ponti tra le persone e le istituzioni.”

INca torino pubblico

Uno sguardo sul mondo e sulle sue barriere

Lo spettacolo ha invitato a riflettere sui muri che ancora oggi attraversano il nostro pianeta: muri reali e simbolici che dividono, alimentano conflitti, generano disuguaglianze, paura ed esclusione. Muri che rendono ancora più urgente lavorare per un mondo più aperto, giusto e umano.

INCA Torino action aid

A portare una testimonianza diretta è stato anche Abderrahmane Amajou, attivista della Global Sumud Flotilla e presidente di ActionAid Italia, che ha offerto un prezioso punto di vista sull’importanza dell’azione civile per costruire ponti e non i muri. Muri che, come ha ricordato, esistono ancora oggi.

La giornata è proseguita con i saluti del Segretario Generale Giorgio Airaudo, di Giuseppe Mantovan dello Spi Piemonte  e i ringraziamenti a chi, negli anni, ha contribuito a rafforzare la missione di tutela di INCA.

airaudo

80 anni di INCA: una storia che continua a costruire futuro

Nel suo intervento, Lorella Brusa, del Collegio di Presidenza di INCA, ha ricordato come il lavoro del patronato sia sempre stato un impegno concreto verso l’uguaglianza sostanziale e la rimozione degli ostacoli, come previsto dall’articolo 3 della Costituzione.

Inca Torino Brusa

“L’attività di tutela dell’INCA, in questi ottant’anni, è stata soprattutto questo: costruire ponti e rimuovere ostacoli. ‘Conoscere la storia per progettare il futuro’ non è solo il titolo di questo evento: è il filo rosso che unisce la nostra missione. I muri che incontriamo non sono una metafora: sono gli ostacoli economici e sociali che limitano libertà e uguaglianza. Siamo e continuiamo a essere un presidio di giustizia sociale e tutela. Perché i diritti o sono per tutti, o non sono diritti. E ogni volta che ci sarà un muro da abbattere, un diritto da conquistare o da riconquistare, l’INCA ci sarà. Sempre.”

L’evento di Torino ha celebrato una storia lunga ottant’anni, ma soprattutto ha ricordato un impegno che continua ogni giorno, grazie a chi con passione e professionalità sceglie di essere al fianco delle persone, costruendo ponti dove altri vedono muri.