
Lavori o hai lavorato come dipendente in agricoltura? Potresti aver diritto alla disoccupazione agricola. Si tratta di una tutela economica fondamentale pensata per sostenere le lavoratrici e i lavoratori agricoli nei periodi di inattività involontaria. Ogni anno moltissime persone rischiano però di perdere il diritto all’indennità per mancanza di informazioni corrette o per errori nella domanda.
In questa guida chiara e aggiornata scopri cos’è la disoccupazione agricola, a chi spetta, quanto si può ottenere e come presentare la domanda entro i termini, con un focus pratico per evitare problemi.
Cos’è l’indennità di disoccupazione agricola
L’indennità di disoccupazione agricola è una prestazione economica riconosciuta ai lavoratori e alle lavoratrici agricole dipendenti e figure equiparate che hanno perso il lavoro in modo involontario.
Si tratta di una misura specifica per il settore agricolo, diversa dalla NASpI, con regole e requisiti propri.
A chi spetta la disoccupazione agricola
Hanno diritto alla disoccupazione agricola:
- Operaie e operai agricoli a tempo determinato, iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti;
- Operaie e operai agricoli a tempo indeterminato, se assunti o licenziati nel corso dell’anno civile, per i periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro.
Attenzione però: dal 1° gennaio 2022, gli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti da cooperative e consorzi che trasformano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici non accedono più alla disoccupazione agricola, ma alla NASpI (Legge n. 240/1984).
Rientrano inoltre tra i beneficiari:
- piccoli coloni
- compartecipanti familiari
- piccoli coltivatori diretti che integrano, tramite versamenti volontari, fino a 51 giornate di iscrizione negli elenchi nominativi
Quanto spetta: durata e giornate indennizzate
L’indennità di disoccupazione agricola viene riconosciuta per un numero di giornate pari a quelle effettivamente lavorate nell’anno di riferimento, fino a un massimo di 365 giornate annue.
Il calcolo dell’importo può variare in base a diversi fattori, motivo per cui è fondamentale una verifica personalizzata della propria posizione prima di presentare la domanda.
Come e quando fare domanda
La domanda di disoccupazione agricola deve essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificato il periodo di disoccupazione.
Attenzione alla scadenza: se la domanda non viene presentata entro il 31 marzo, il diritto alla prestazione si perde definitivamente.
Perché farsi assistere nella domanda
Il Patronato INCA CGIL offre un servizio completo e gratuito che include:
- Consulenza personalizzata sulla tua situazione lavorativa
- Verifica dei requisiti e della posizione
- Assistenza completa nella domanda, passo dopo passo.
Per chiarire ogni dubbio e presentare la domanda in modo corretto e puntuale, puoi rivolgerti alle sedi CGIL, FLAI e INCA in tutta Italia.
Contatta la sede INCA CGIL più vicina a te per una consulenza gratuita e un’assistenza completa sulla disoccupazione agricola.
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Essere informati fa la differenza, essere accompagnati ancora di più.



