Inca, garantiremo l’assistenza anche in questa emergenza
Anche i Patronati devono uniformarsi alle ordinanze emanate o alle misure disposte dalle autorità competenti, anche con misure straordinarie per l'espletamento dell'attività lavorativa. A confermarlo la circolare del Ministero del lavoro inviata a tutti gli Istituti nella giornata di ieri, nella quale si sottolinea tuttavia come gli ispettorati territorialmente competenti devono tenere conto della fase straordinaria di emergenza, che può limitare in determinate aree del paese l'attività di patronato.
Il ministero precisa inoltre che in quelle aree, "non interessate dai provvedimenti cautelativi emanati dalle Autorità competenti, i Patronati potranno in ogni caso adottare, nei limiti temporali di persistenza dello stato emergenziale e previa comunicazione agli Ispettorati territoriali del lavoro competenti, ogni idonea azione finalizzata alla prevenzione epidemica, organizzando le proprie attività, in particolare di front office, attraverso una regolamentazione dei flussi dell’utenza che garantisca, comunque, il rispetto delle disposizioni contenute nella legge n.152/01, nel DM n.193/08 e nelle relative circolari ministeriali attuative".
In riferimento a quest'ultimo punto, l'Inca, volendo continuare a garantire l’attività di tutela individuale, invita le proprie strutture, che risiedono nelle aree maggiormente a rischio, ovvero quelle per cui siano stati emanati provvedimenti restrittivi atti a contenere la diffusione del COVID-19, a comunicare agli ispettorati del lavoro competenti le misure organizzative adottate per fronteggiare l'emergenza.
Pertanto, gli uffici del Patronato della Cgil, pur nell’emergenza, continueranno a garantire assistenza ai cittadini e alle cittadine rispettando le modalità di funzionamento decise dalle diverse Camere del Lavoro.