Domande respinte da ripresentare
I genitori lavoratori possono chiedere il bonus per l'acquisto di servizi di baby sitting e per l'iscrizione ai centri estivi dei propri figli/e solo per quelle giornate in cui non risultino in cassa integrazione. A precisarlo è l'Inps su sollecitazione dell'Inca, che aveva ricevuto diverse segnalazioni di domande respinte dall’Istituto di Previdenza pubblico a causa della presenza nel nucleo familiare di un beneficiario di misure di sostegno al reddito.
L'incompatibilità è scritta nella norma, contenuta nel decreto n. 34/2020, secondo la quale gli aiuti economici per l'acquisto di servizi di baby sitting o per l'inscrizione ai centri estivi non possono essere richiesti se uno dei due genitori risulti in congedo Covid, disoccupato o non lavoratore, o se percettore, al momento della domanda, di qualsiasi beneficio di sostegno al reddito, quali, ad esempio, NASpI, cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga, ecc. L'equivoco nasce dalla generalizzazione della incompatibilità che non tiene conto del fatto che gli aiuti si calcolano a giornate; per cui può succedere che i giorni di cassa integrazione non coincidano con quelli per quali si fa richiesta dei bonus.
L'Inps, nella circolare n. 73/2020, sottolinea l'Inca, "pur chiarendo che in caso di genitori beneficiari di trattamenti di integrazione salariale, l’incompatibilità opera limitatamente ai giorni di sospensione dell’attività lavorativa per l’intera giornata, ha continuato a respingere le domande". Da qui la richiesta di chiarimento del Patronato della Cgil rivolta all'Inps che, a sua volta, ha di conseguenza provveduto a correggere la procedura, precisando che le domande respinte potranno essere ripresentate.
Nella nota di risposta al Patronato della Cgil, l'Inps precisa che i provvedimenti di accoglimento di queste richieste conterranno una comunicazione per il richiedente con il fine di evitare che possa cumulare gli stessi benefici nella stessa giornata.