I lavoratori esodati, coinvolti nel 9° provvedimento di salvaguardia, disposto nell’ultima legge di bilancio (n. 178/2020), hanno tempo fino al 2 marzo per presentare le domande per la certificazione del diritto a pensione.
Lo ricordano l’Inps nel messaggio n. 195 del 18 gennaio, fornendo le prime indicazioni applicative per la gestione delle richieste, nonché la circolare n. 860 del 5 febbraio 2021, dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, al quale dovranno essere rivolte le domande dei cosiddetti "prosecutori volontari", una delle categorie di lavoratori indicate nel provvedimento, che potranno accedere al pensionamento secondo le regole e i requisiti previgenti la legge di riforma n. 214/2011. Una salvaguardia che chiude definitivamente l'annosa vicenda degli esodati, cioè quei lavoratori che con l'approvazione della legge di Riforma Fornero sono rimasti intrappolati senza la sicurezza di un reddito.
Nello specifico, gli Enti verso cui indirizzare le richieste sono: l’Inps, per i prosecutori volontari; gli Ispettorati territoriali del lavoro, per tutte le altre categorie di lavoratori interessati dal provvedimento (lavoratori cessati per accordi e risoluzione unilaterale; lavoratori in congedo per assistere i figli con disabilità e i lavoratori con contratto a tempo determinato).