“Un rapporto annuale molto importante per un Istituto fra i più grandi d’Europa a cui come Inca-Cgil non abbiamo mai fatto mancare l’impegno e la nostra collaborazione. Numeri straordinari, figli delle prestazioni previdenziali e di quelle socio-assistenziali che, in ultimo, lungo tutto il 2020, sono state messe in campo per fronteggiare soprattutto la pandemia”. Così Michele Pagliaro, Presidente Inca Cgil, commenta il rapporto annuale di Inps, presentato questa mattina. “Prestazioni – spiega il Presidente - che hanno provato a dare risposte alle tantissime contraddizioni di un mercato del lavoro pesantemente destrutturato, dove l’eccesso di flessibilità è scaduto nella precarietà su cui oggi bisognerebbe riflettere anche nell’ambito del PNRR, per ridurre le disuguaglianze, fortemente cresciute durante la pandemia e porre le basi per costruire il welfare del futuro, capace di aggredire tutte queste criticità”.
“Lungo tutto il 2020, come Inca-Cgil – aggiunge Pagliaro - abbiamo svolto il nostro ruolo mostrando una capacità di adattamento per continuare a offrire i nostri servizi a favore di circa 5 milioni di persone, uomini e donne che si sono rivolti ai nostri uffici, aprendo quasi 3.000.000 di pratiche; un lavoro incessante che ha facilitato l’accesso alle prestazioni previdenziali e socio assistenziali”.
Riferendosi alle preoccupazioni espresse dal Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sulla crescita delle disuguaglianze, Pagliaro ha poi sottolineato come sia “fin troppo evidente che, in un paese dove il contesto è caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione e dall’inesorabile calo della popolazione per via della sempre più crescente denatalità, vadano trovate soluzioni concrete da offrire ai giovani evitando, soprattutto nell’immediato, che vadano via emigrando dal nostro paese”.
“Mai come adesso – ha continuato il Presidente dell’Inca - la politica di governo è chiamata a trovare le soluzioni più immediate per il rilancio dell’economia, per creare risposte immediate alla crescente povertà evitando, proprio come ha affermato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, di criminalizzarla”.
E sulla transizione digitale, Pagliaro ha infine concluso che “le sfide dell’Inps in ordine alla transizione digitale sono anche quelle del Patronato, ma bisogna porre attenzione affinché sia salvaguardato il principio dell’universalità dei diritti e le pari opportunità per tutti i cittadini, che sono “irrinunciabili poiché sanciti financo dalla nostra Costituzione”.