Il decreto ministeriale del 13 luglio

Il decreto del 13 luglio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze introduce un bonus in favore di tutti quei lavoratori del turismo e degli stabilimenti termali,così come ripetutamente richiesto dal sindacato, che ad oggi non avevano ricevuto alcuna copertura economica,

Il provvedimento oltre a individuare risorse pari a 326,4 milioni di euro, per il 2020, quale quota del limite di spesa a valere sul Fondo per il reddito di ultima istanza, precisa che i potenziali beneficiari degli aiuti sono tutti quei lavoratori dipendenti a tempo determinato del settore del turismo e degli stabilimenti termali, che, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro e che accedono all'indennità, per ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, pari a 600 euro.

Per avere accesso alla indennità i lavoratori dovranno avere tutti i seguenti requisiti:

a) titolarità nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato nel settore turismo e degli stabilimenti termali, di durata complessiva pari ad almeno trenta giornate;

b) titolarità nell’anno 2018 di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato o stagionale nel medesimo settore di cui alla lettera a), di durata complessiva pari ad almeno trenta giornate;

c) assenza di titolarità, al momento dell’entrata in vigore del presente decreto, di pensione e di rapporto di lavoro dipendente.

Anche in questo caso l'indennità non concorrerà alla formazione del reddito. Il beneficio è erogato dall'INPS, previa domanda di ciascun interessato, in ragione dell'ordine cronologico delle istanze presentate, accolte sulla base della verifica della sussistenza dei requisiti.

Si tratta di una misura fortemente rivendicata da Cgil e Filcams, considerando che sono moltissime le situazioni di lavoratori e lavoratrici del settore del turismo e degli stablilimenti termali, che non erano riusciti ad ottenere alcuna indennità.

Tuttavia, secondo la Cgil e la Filcams, la previsione dell’assenza di titolarità di un rapporto di lavoro dipendente al momento della uscita del decreto (13 luglio) rischia di vanificare per molti lavoratori il riconoscimento delle indennità per i mesi (marzo, aprile, maggio) in cui la probabilità di lavorare rispetto ad oggi era sicuramente più bassa.

In attesa della circolare o del messaggio di Inps sulle modalità applicative del decreto, per la Cgil resta comunque ancora irrisolta la condizione dei lavoratori operanti nei servizi terziarizzati e in appalto che, pur lavorando per la filiera del turismo, sono ancora esclusi dalle tutele. Una mancanza per la quale la Cgil intende proseguire il proprio impegno affinché sia superato anche questo ostacolo.

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