Lorella Brusa, componente del collegio di Presidenza Inca nazionale, assume l'incarico di Presidente dell'Inca Austria. La nomina rientra nel percorso di riorganizzazione generale delle strutture di Patronato operanti all'estero avviato dall'attuale Presidenza. Alla nomina erano presenti il Presidente Michele Pagliaro e una delegazione dell’Area estero del Patronato della Cgil.
Il Patronato della Cgil in Austria fornisce assistenza ai nostri connazionali in materia previdenziale e socioassistenziale, con un volume di attività annuale di circa tremila pratiche, che raggiunge 5 mila persone. Nella regione risiede una importante comunità di connazionali (nel 2020 risultano iscritti all’Aire 38.904).
Dagli incontri, che si sono svolti presso la sede di Innsbruck, è emersa una domanda di tutela individuale soprattutto per quanto riguarda pratiche di carattere fiscale, sia da parte degli italiani all’estero ma anche degli austriaci che possiedono beni immobili in Italia. Un'attività significativa è soprattutto quella svolta in favore dei cittadini, cosiddetti “frontalieri” (circa 9.000, provenienti dall’Alto Adige) che, lavorando Austria, varcano ogni giorno il confine italiano per raggiungere il loro posto di lavoro.
La Convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, stipulata dall’Italia con L’Austria, prevede specifiche disposizioni per i soggetti pendolari transfrontalieri che svolgono un’attività di lavoro dipendente che prevede la tassazione esclusiva dei redditi di lavoro dipendente nello Stato di residenza del lavoratore pendolare.
Per il futuro spiega la neo presidente, “è importante intensificare le sinergie tra estero e Italia. L’obiettivo deve sempre essere quello di riuscire a fornire le risposte migliori ai bisogni delle persone". "Pertanto - aggiunge Brusa -, la struttura proseguirà così il percorso e si impegnerà sempre più per tutelare e rappresentare i bisogni non soltanto dei connazionali residenti sul suolo austriaco, ma anche dei cittadini stranieri, in collaborazione con le autorità diplomatiche e consolari, con gli Enti previdenziali e le organizzazioni sindacati locali. Una sfida in una nazione di confine con l’Italia.”