La CGIL saluta con estremo favore l’entrata in vigore del DPR 191 del 4 ottobre 2022 che dà finalmente gambe alla L. 47/2017 (cosiddetta legge Zampa) da noi fortemente sollecitata, modificando il regolamento di attuazione del Testo Unico sull’Immigrazione relativamente alla protezione dei minori stranieri non accompagnati.
In una nota a firma di Selly Kane, Responsabile delle Politiche sull’Immigrazione, Area Contrattazione e Mercato del Lavoro e Sandro Gallittu, responsabile delle Politiche per la Famiglia e l’Infanzia, Area Stato Sociale e Diritti, il sindacato di Corso d'Italia spiega che, in virtù di questa novità legislativa, il minore godrà così di un permesso per motivi familiari e si porrà fine alla discrezionalità dei Centri per l’Impiego visto che tali titoli di soggiorno consentono, come espressamente previsto dal decreto, lo svolgimento di attività lavorativa autonoma o subordinata nonché lo svolgimento di attività lavorativa e formativa finalizzata all’accesso al lavoro nel rispetto delle disposizioni in materia di lavoro minorile.
Viene inoltre riconosciuto il permesso di soggiorno “per integrazione” valido fino ai 21 anni di età che consentirà di portare a compimento il percorso di inserimento avviato prima del compimento della maggiore età e viene tassativamente definita la documentazione necessaria a tal fine, mettendo fine anche in questo caso a interpretazioni discrezionali delle diverse Questure.
Infine, il minorenne a cui venisse negata la protezione internazionale dopo il compimento dei 18 anni potrà fare richiesta di conversione del permesso di soggiorno per motivi di studio, lavoro o esigenze sanitarie.
Per la Cgil, si tratta dunque di un importante contributo affinché i percorsi di integrazione non vengano bruscamente interrotti al compimento dei 18 anni e una necessaria garanzia di uniformità e uguaglianza su tutto il territorio Nazionale.