Oltre la prossimità, il patronato nei luoghi di lavoro. È questo l’obiettivo con cui l’Inca Cgil Puglia intende rilanciare l'attività di tutela individuale per essere sempre più vicina ai cittadini e ai lavoratori, che già trovano nel patronato della Cgil un punto di riferimento importante per avere risposte ai loro bisogni.
Contando su una presenza capillare in tutte le province della regione – 53 uffici zonali, cui si aggiungono 250 altri punti, tra presidi e sedi, delle Camere del Lavoro - l’Inca intende fare ancora di più sviluppando un piano di lavoro a largo spettro che sarà presentato a Bari il 9 maggio, alle ore 9.30, presso la sede regionale della Cgil, Sala Trulli.
All’incontro, che sarà introdotto da Salvatore Arnesano, coordinatore Inca Puglia, interverranno Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia e Michele Pagliaro, presidente Inca Nazionale. “Al netto delle misure emergenziali messe a punto durante la pandemia – spiega Arnesano – negli ultimi anni l’Inca Cgil registra un forte aumento del volume di attività di tutela individuale. Ciò significa che c’è un potenziale ancora da sviluppare per rafforzare ulteriormente la presenza del nostro patronato. L’idea è di spingerci oltre i nostri uffici e raggiungere i luoghi di lavoro”.
Le prime fondamenta di questo nuovo piano sono state già costruite, chiarisce ancora Arnesano. Lo scorso anno è stata firmata una convenzione con la lega delle cooperative pugliese, che prevede la presenza di operatori e operatrici dell’Inca all’interno di diverse aziende aderenti, sociali, agricole e del terziario; ed è in progetto di estendere questa esperienza anche a categorie un po’ inedite per il patronato, come quella dei magistrati, per i quali l’Inca nazionale aveva già stipulato un accordo con l’Associazione che li rappresenta.