ll 19 febbraio, in continuità con quanto intrapreso dalla CGIL nazionale, ovvero il sostegno e la vicinanza nei confronti dei sindacati argentini per la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori mesi in crisi dal nuovo Governo Milei, una delegazione dell’Inca Nazionale, guidata dal Presidente Pagliaro, ha incontrato Hugo Yaski, segretario generale del sindacato argentino CTA e Roberto Baradel, Segretario Generale del Suteba (Sindacato unitario dei lavoratori dell’istruzione), insieme ad altri dirigenti del sindacato. Per l’Inca, presenti all’incontro Mauro Soldini, del collegio di presidenza Inca nazionale il dipartimento estero, l’associazione Itaca e il coordinatore dell’Inca Argentina.
La CGIL e l’Inca da sempre sostengono e danno la massima solidarietà per la lotta in cui sono impegnati i sindacati argentini, secondo il quali “le riforme prospettate dall’attuale Governo di Javier Milei mettono a rischio la democrazia, limitando il diritto di protesta e la libertà di espressione, in un contesto economico che vede aumentare i prezzi, la povertà e i licenziamenti dei dipendenti pubblici. Tutte misure che peggiorano le condizioni di lavoro e di vita delle lavoratrici e dei lavoratori argentini, situazione che non accadeva dalla fine della dittatura".
La CGIL lo scorso 24 gennaio ha fatto un presidio a Roma di fronte all’Ambasciata Argentina a sostegno dello sciopero indetto dai sindacati argentini contro le misure del Governo Milei e sostiene ed è a fianco dei continui scioperi in Argentina. Il governo ha in queste ultimi giorni ritirato la legge Omnibus su economia e sicurezza e, sicuramente anche grazie alle manifestazioni, al momento si è fermato il progetto di riforma. La mossa sarebbe stata dettata dalla mancanza di consenso su molti punti chiave, come le privatizzazioni, le questioni legate alla sicurezza e i poteri straordinari al Presidente. Oltre alla legge Omnibus, è arrivato un brusco stop anche per il pacchetto fiscale, con condoni, moratorie e nuove regole pensionistiche. Il 3 gennaio, inoltre, la giustizia argentina ha sospeso la riforma del mercato del lavoro promossa dal presidente ultraliberista, che ha subìto così una battuta d’arresto.
In seguito a un ricorso del sindacato, la camera nazionale del lavoro ha sospeso le disposizioni sul diritto del lavoro contenute nel decreto del 20 dicembre, in attesa che siano esaminate in modo approfondito dal parlamento. Come Inca, durante l’incontro, è stato ribadito con forza la vicinanza e il pieno sostengo per questa battaglia in favore dei diritti e la democrazia. Infine, il sindacato ha rappresentato e confermato il difficile e delicato momento politico che stanno attraversando manifestando vicinanza e solidarietà.