Con l’intento di dare un nuovo impulso alle attività di tutela individuale e di assistenza, svolte negli Stati Uniti da molti anni in favore dei nostri assisiti, è stata eletta Brunella Sorrentino, del dipartimento estero dell’Inca nazionale, quale Presidente dell’Inca Usa, in sostituzione di Stefano Perini, che lascia l'incarico per fine mandato. Michele Pagliaro, presidente Inca nazionale, ha ringraziato Perini per il grande impegno profuso a favore dell’Associazione INCA USA e per l’importante lavoro svolto in termini di tutela per una platea di utenti sempre più numerosa e bisognosa di assistenza, anche durante la complessa e delicata fase della pandemia.

 

Gli obiettivi futuri sono quelli di intraprendere nuovi percorsi e nuove linee per sviluppare e garantire sempre più l’azione di tutela verso vecchi e nuovi bisogni sociali al fine di dare maggiori risposte ai molti nostri connazionali, sia lavoratori attivi che pensionati presenti negli Usa, che rappresentano una importante comunità: circa 308 mila risultano essere iscritti all’Aire, con una presenza di quasi 200mila famiglie.

 

L’Inca negli USA è presente con 5 sedi dislocate a Cape Coral, Melville, Westchester, Boston, New Jersey e alcune permanenze distribuite nel vasto territorio per assicurare al meglio e in modo capillare l’assistenza e la tutela prevalentemente riguardo le pratiche previdenziali e socioassistenziali. Si rivolge infatti alle nostre strutture una mole significativa di persone, tra cittadini americani e italiani, ma anche immigrati di altri Paesi.

 

La neopresidente Sorrentino ha sottolineato l’importanza dei valori e dei principi della CGIL che sono alla base del nostro lavoro di tutela e di assistenza ha specificato che l’obiettivo sarà quello di intensificare la collaborazione tra estero e Italia e riuscire così a fornire le migliori risposte ai bisogni delle persone.

 

La struttura proseguirà nel suo percorso in tal senso impegnandosi sempre più per tutelare e rappresentare i bisogni, vecchi e nuovi, non soltanto dei connazionali, ma anche dei cittadini stranieri, il tutto in stretta collaborazione con le autorità diplomatiche e consolari, con le associazioni e le organizzazioni sindacali locali.