Un sottile filo rosso di solidarietà e tutela dei diritti lungo 7 decenni, in un Paese di miniere che è diventato il cuore pulsante dell’Europa. Inca Belgio, nata nel 1954, con un piccolo ufficio clandestino nella città di Bruxelles, compie 70 anni.
L’anniversario è stato celebrato il 9 dicembre nella capitale belga, alla presenza del Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini, del Presidente dell’Inca Nazionale Michele Pagliaro e del Presidente dell’Inca Belgio Vincenzo Sgalla.
All’evento hanno partecipato il Console Generale di Bruxelles Francesco Varriale, il parlamentare europeo Nicola Zingaretti e diversi esponenti del sindacato belga e del mondo dell’associazionismo.
L’Ambasciatore del Belgio S.E. Federica Favi, che ha partecipato all’iniziativa, ha riconosciuto il ruolo fondamentale dei patronati nel supporto ai tantissimi bisogni dei nostri connazionali che vivono nel Paese. Un lavoro prezioso svolto da funzionarie e funzionari, operatrici e operatori impegnati tutti i giorni nelle sedi di Bruxelles, Charleroi, Liegi, La Louvière, Mons e Genk.
« Una struttura, quella di Inca Belgio, che rappresenta una delle realtà più importanti della nostra storica presenza all’estero », ha ricordato Michele Pagliaro, presidente di Inca, che insieme al segretario generale della Cgil ha consegnato delle targhe ricordo, per il grande lavoro svolto negli ultimi decenni, agli ex Presidenti dell’Inca Belgio, Elio Carozza e Stefano Tricoli.
L’Inca ha supportato gli italiani in Belgio in un contesto che è profondamente cambiato nel corso degli anni, combattendo molteplici battaglie. Era lì quando avvenne la strage di Marcinelle, l’8 agosto del 1956, per supportare i parenti delle vittime. Era lì per il riconoscimento della silicosi quale malattia professionale del minatore. Il flusso migratorio è poi proseguito negli anni e si è passati da un’emigrazione principalmente di manodopera a lavoratori qualificati che decidevano di trasferirsi in Belgio per ricercare condizioni di vita e di lavoro migliori. In seguito della crisi economica del 2008, gli uffici Inca hanno assistito sempre più « migranti di rimbalzo », ovvero cittadini extracomunitari dapprima emigrati in Italia che poi hanno deciso di emigrare nuovamente con le proprie famiglie verso il Belgio.
Gli uffici dell’Inca Belgio assistono oggi oltre 15.000 persone all’anno, offrendo da sempre un servizio di prossimità, di assistenza e di qualità.