L’Inca è stata convocata dalla X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato per dare il proprio contributo al riconoscimento della fibromialgia (FMA) come patologia dotata di autonoma identità, nonostante la multifattorialità e, quindi, la conseguente complessità della diagnosi, ed essere inclusa nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).

Si tratta di una patologia reumatica extra-articolare, riconosciuta dall'OMS, caratterizzata non solo da dolore muscolo-scheletrico diffuso, ma anche da profondo affaticamento e da numerose altre manifestazioni cliniche a carico di diversi organi e apparati” (definizione della patologia reumatica data dall’Osservatorio Malattie Rare). La malattia, che ha comunque una prognosi benigna, in Italia ha un'incidenza fra il 2% e il 4% della popolazione e colpisce principalmente le donne in età fertile e lavorativa.

Qualora la fibromialgia fosse riconosciuta come patologia, ciò comporterebbe la possibilità di accedere agli accertamenti necessari della condizione di disabilità (anche a seguito della recente approvazione del Decreto Legislativo 62/2024).

All’audizione del 14 gennaio 2025 è intervenuto Gian Aristide Norelli, Professore Emerito di Medicina Legale già Professore Ordinario di medicina legale presso l’Università di Firenze e componente del Collegio Medico-Legale dell’Inca.

Il Professor Norelli, in rappresentanza di Inca, ha esposto i motivi per cui si ritiene che il riconoscimento della FMA come malattia autonoma sotto il profilo dell’inquadramento nosografico ed il suo conseguente inserimento nelle previsioni dei LEA e delle condizioni di disabilità, sia una necessità di interesse socio-sanitario meritevole della massima attenzione normativa.

Il Patronato della CGIL continua a svolgere il suo ruolo di difesa e protezione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e a far sì che questi siano costantemente ampliati e al passo con il contesto in cui viviamo. E questa convocazione presso la X Commissione del Senato della Repubblica per il riconoscimento della FMA come patologia, ne dà piena conferma.

Consulta la pagina relativa alle audizioni e documenti acquisiti dalla 10ª Commissione permanente del Senato