Sei una rider o un rider e ti fai male sul lavoro? Anche se hai la partita IVA o un contratto di collaborazione sei coperto dall’assicurazione INAIL. È tutto spiegato, in maniera sintetica, nel pratico Vademecum realizzato dalla NIdiL CGIL, in collaborazione con il patronato INCA, presentato in occasione del lancio di Riders for rights, la campagna di NIdiL CGIL per informare i lavoratori del food delivery su sicurezza, diritti e rivendicazioni sindacali.
La campagna prevede assemblee sindacali in 17 città italiane (tra cui Roma, Milano, Torino, Palermo) con la distribuzione di materiali informativi e dispositivi di sicurezza (gilet ad alta visibilità, impermeabili, borracce termiche).
I dati INAIL
Secondo l’INAIL, dal 2021 al 2023 sono stati denunciati all’istituto 1.337 infortuni sul lavoro, di cui 7 mortali. I lavoratori infortunati erano particolarmente giovani, il 60% aveva meno di 35 anni e il 30% fra 35 e 49 anni, la stragrande maggioranza uomini (92%), anche tra i deceduti (100%). Un evento su quattro si è verificato nel Lazio, a seguire Lombardia, Sicilia e Piemonte: complessivamente le quattro regioni assommano il 61% dei casi avvenuti nel triennio. Riguardo alle modalità di accadimento, la più frequente risulta quella in occasione di lavoro (77%), prevalente anche per gli infortuni mortali (6 su 7 casi complessivi).
INAIL Stessa ammette che, data la recente copertura assicurativa (2021), è ancora presto per avere statistiche consolidate specifiche sui rider e le aziende di food delivery non rendono pubbliche le statistiche sugli infortuni occorsi ai loro corrieri. Ne risulta che, ad oggi, non è possibile ricostruire un quadro chiaro e completo, ma il confronto tra dati ufficiali, notizie di cronaca e denunce sindacali suggerisce che il dato reale sia significativamente più alto delle circa 400 denunce annue registrate dall’INAIL, con centinaia di eventi che non vengono denunciati.
Cosa possono fare dunque i rider?
Se ti fai male mentre lavori o vai al lavoro, hai diritto a:
- Indennità economica per i giorni di stop
- Pagamento in caso di danni permanenti
- Cure mediche gratuite
- Riconoscimento delle malattie professionali
In caso di infortunio
- Vai subito al pronto soccorso e specifica che è un infortunio sul lavoro
- Fatti rilasciare il certificato medico inviato all’INAIL
- Con il certificato rivolgiti alla sede NIdiL o INCA più vicina
- Comunica l’infortunio alla piattaforma indicando il codice del certificato