Al via le domande per il bonus baby sitting, pari a un massimo di 1000 euro per nucleo familiare, in favore dei genitori lavoratori, residenti nelle zone rosse, con figli minori, che frequentano le scuole secondarie di primo grado.
L’Inps, con il messaggio n. 4678 del 11/12/2020, comunica il rilascio della procedura per la presentazione delle domande del bonus per l’acquisto dei servizi di baby-sitting, previsto dall’art. 14 del D.L. 149/2020 nella misura di un massimo complessivo per ciascun nucleo familiare di 1.000 euro.
Il sussidio è destinato ai genitori lavoratori, che non possono svolgere l’attività in modalità agile (100%), degli studenti delle scuole secondarie di primo grado dei territori residenti nelle cosiddette “zone rosse” (Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Campania, Toscana e Abruzzo), nelle quali è stata predisposta la sospensione dell’attività didattica.
Il bonus è riconosciuto, alternativamente, ai genitori lavoratori a condizione che nei rispettivi nuclei familiari non vi sia:
· altro genitore beneficiario di misure di sostegno al reddito per sospensione o cessazione dell’attività lavorativa;
· altro genitore disoccupato o non lavoratore.
Per richiedere il sussidio economico, requisito indispensabile è essere iscritti alla Gestione separata o alle Gestioni speciali dell’A.G.O e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie.
Per i minori con disabilità grave accertata, il Decreto legge n. 149/2020 estende il riconoscimento del bonus agli iscritti delle scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale, per i quali sia stata disposta la chiusura. In questi casi occorre allegare alla domanda l’apposita dichiarazione della scuola o del centro che attesti la sospensione dell’attività didattica in presenza o la chiusura.
Il bonus baby-sitting viene erogato mediante Libretto Famiglia; pertanto, il genitore richiedente (utilizzatore) e il prestatore devono preliminarmente registrarsi sulla piattaforma delle prestazioni occasionali.
Possono essere remunerate tramite il Libretto Famiglia le prestazioni lavorative di baby-sitting, svolte a decorrere dal 9 novembre (data di entrata in vigore del D.L. n. 149/2020) e sino al 3 dicembre 2020 (salvo proroghe). L’Inps precisa, inoltre, che il sussidio non può essere utilizzato per remunerare le prestazioni rese dai familiari.
Nella presentazione dell’istanza, il richiedente dovrà specificare la categoria lavorativa di appartenenza e dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità di trovarsi nelle condizioni previste dal D.L. n. 149/2020, relativamente alla situazione lavorativa personale e dell'altro genitore.
Ricordiamo che il limite economico del bonus, pari a 1.000 euro, è stabilito per nucleo familiare ed è possibile presentare anche più di una domanda per ogni figlio/a.
Inoltre, vengono richiesti dalla procedura i dati relativi alla scuola frequentata dal minore e pertanto bisognerà indicare:
ü la denominazione;
ü l’ubicazione geografica (comune, provincia, via, cap);
ü la classificazione (se statale, paritaria o comunale oppure se è un centro assistenziale per minori disabili);
ü il codice meccanografico della scuola e la partita IVA;
ü la classe frequentata dal minore;
ü il certificato di frequenza rilasciato dalla scuola.
All’atto della presentazione della domanda, il genitore lavoratore deve dichiarare che né lui né l’altro genitore possono lavorare in modalità agile. In caso di lavoratori parasubordinati, la procedura richiede obbligatoriamente di allegare alla richiesta una dichiarazione del datore di lavoro che certifichi la condizione lavorativa.