DOMANDA:

Sono una tesserata Fiom e avrei delle domande da sottoporvi: Dopo quanti mesi di infortunio l'azienda può licenziare il dipendente? L’infortunio avvenuto sul posto di lavoro è equiparato alla malattia? Cosa rilascia l'INAIL al termine dell'infortunio?

RISPOSTA:

In presenza di un infortunio sul lavoro (o di una malattia professionale), che abbia determinato una inabilità assoluta, tale da impedire (temporaneamente e fino a guarigione clinica della lesione) l’attività lavorativa in misura superiore ai tre giorni, l’INAIL eroga al lavoratore (dipendente o autonomo) una indennità giornaliera  per tutta la durata dell’inabilità. Generalmente tale periodo è ininfluente ai fini del superamento del periodo di comporto (diritto alla conservazione del posto di lavoro) .

Vi sono però alcuni contratti di lavoro che non pongono alcuna distinzione, sotto il profilo della maturazione del comporto tra malattia professionale, infortunio sul lavoro e malattia generica. Pertanto, onde evitare il superamento del periodo di comporto, occorre sempre far riferimento al CCNL applicato.

Raggiunta la guarigione clinica, l’INAIL procede con la valutazione dei postumi e al calcolo dell’eventuale indennizzo economico dovuto. Tutto questo, ovviamente, sarà comunicato al lavoratore.

Per una maggior tutela, anche se l’infortunio è ancora in fase di definizione, la invitiamo a comunicarci i suoi recapiti (nome, cognome, città e Cap) affinché  il Patronato Inca del suo territorio possa contattarla e assisterla nel migliore dei modi.